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Gli orari di ingaggio saranno dalle 18:15/18:30 a massimo 22:30.
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Il Festival Filosofi lungo l’Oglio è una manifestazione promossa dalla Fondazione Filosofi lungo l’Oglio che si svolge, dal 2006, in numerosi Comuni compresi tra le Province di Brescia, Cremona, Bergamo nei mesi di giugno e luglio. Ogni anno viene scelto un tema attorno al quale chiamare a discutere le figure più eminenti del pensiero contemporaneo. Di edizione in edizione si è assistito ad un incremento delle lezioni magistrali offerte ad un pubblico sensibile e in costante aumento.
Sarà “Osare” la parola chiave del Festival Filosofi Lungo l’Oglio – 2023, giunto quest’anno alla maggiore età festeggiando la XVIII edizione; evento che coincide anche con Brescia e Bergamo Capitali italiana della Cultura di cui il Festival è principale protagonista.
Sulla scorta delle originali e feconde piste d’indagine e di approfondimento proposte nel corso del Festival Festival Filosofi Lungo l’Oglio – 2022 emerge, come una sorta di fil rouge, quasi fosse una “voce di silenzio sottile” il rinvio, per così dire, ad una sorta di imperativo che farà da architrave all’edizione 2023 del Festival: osare. Sarà, infatti, “Osare” la parola chiave del Festival Filosofi Lungo l’Oglio – 2023, giunto quest’anno alla maggiore età festeggiando la XVIII edizione; evento che coincide anche con Brescia e Bergamo Capitali italiana della Cultura di cui il Festival è principale protagonista.
Ma cosa significa “osare”’?
Osare divenire adulti sulla scorta di quell’attualissimo monito kantiano: “Sàpere aude Osa, abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!” (Risposta alla domanda che cos’è l’illuminismo? 1784), osare pensare con la propria testa, osare servirsi di un linguaggio parresiaco e che pratichi un’ecologia della parola, osare assumersi i rischi per un obiettivo che ci si è prefissi, osare dire sì-dire no dotandosi di un proprio bagaglio critico, osare opporsi alla pratica molto usata del brainwashing quotidiano, osare adoperarsi per combattere disuguaglianze e il perpetuarsi di pratiche di vessazione e di oltraggio dei più deboli, osare battersi per la libertà e per onorare la parola data. E ancora, in quanto esseri cogitanti e parlanti, osare credere, avere fiducia, sperare. Osare esserci, anche quando costa, anche quando la convenienza imporrebbe il contrario, anche quando tutto sembrerebbe perduto, osare mettersi in gioco: perseverare, direbbero i Greci. Osare accettare la nostra fragilità costitutiva in una società palliativa dedita all’algofobia e all’happycrazia in una sorta, per riprendere una bella espressione di Byung-Chul Han, di “coazione alla felicità”. Osare amare contrastando l’egoismo, il torna conto personale, la pratica di ciò che Sequeri chiama il “monoteismo del sé”. Osare amare rifiutando il buonismo di certe anime belle uscendo dalla letargia di una paura che tutto ammanta ed immobilizza, dalla solitudine e dall’isolamento che generano il calo dell’empatia e della solidarietà. Osare, nello slancio di lunghi pensieri, guardare più in là per tornare a sperare, sul serio, nell’avvenire.
Sarà proprio a partire dagli innumerevoli spunti cui si è solo accennato, che saranno chiamati a riflettere i maggiori pensatori contemporanei, nella convinzione che osare costituisca una delle imperdibili chance del nostro tempo.
Gli orari di ingaggio saranno dalle 18:15/18:30 a massimo 22:30.
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